Dimenticate Nutella: queste 2 creme alla nocciola potrebbero cambiarvi la vita!

Chi l’avrebbe detto che anche un semplice spalmabile potesse raccontare la storia di un Paese e della sua cultura? Andiamo alla scoperta delle prelibatezze italiane che hanno fatto girare la testa a giurie di esperti!

Nel vasto universo delle golosità da spalmare su pane, biscotti e crêpes, l’Italia è un vero scrigno di tesori nascosti. Nonostante la gloriosa reputazione della Nutella, ci sono delle creme artigianali nostrane che non chiedono altro che essere scoperte. Sono creazioni che nascono dalla passione per la qualità e per le tradizioni, offrendo alle papille gustative il piacere della scoperta.

Queste gemme del gusto si sono guadagnate un posto d’onore, conquistando la prestigiosa “Tavoletta d’Oro”. Un premio che sancisce la loro eccellenza e autenticità, un salto nella tradizione con uno sguardo all’innovazione.

Le botteghe artigianali italiane custodiscono segreti e ricette che si trasformano in creme spalmabili uniche. E da qui emergono varietà di nocciole autoctone, con sapori che variano in base alla loro provenienza. Dai piccoli cioccolatieri alle aziende familiari, il denominatore comune è un’attenzione quasi ossessiva per la scelta degli ingredienti.

Ecco allora che il “Tavoletta d’Oro”, al suo ventiduesimo appuntamento, va oltre la celebrazione del cioccolato solido, per abbattere i confini e includere queste deliziose creme. È il riconoscimento da parte degli addetti ai lavori, della Compagnia del Cioccolato, che con scelta rigorosa punta a premiare ciò che di veramente buono e genuino il Bel Paese sa offrire.

L’esperienza di chi assaggia queste creme è quasi sacrale: più di mille degustazioni, migliaia di note olfattive e gustative analizzate da un team di esperti per assegnare un simbolo di eccellenza. Tra le premiate, v’è per esempio la crema di Marco Colzani, che ha conquistato i palati per il suo sapore autentico di nocciole dell’Alta Langa. O la “Gianera” di Slitti, fusion perfetta tra nocciole Tonde Trilobate delle Langhe e cioccolato fondente.

Se i tuoi gusti sono inclini alla novità e al Made in Italy, queste creme ti promettono momenti di estasi culinaria. Ogni assaggio è un piccolo viaggio nelle tradizioni di una nazione che ha fatto della cucina una forma d’arte.

E mentre gustiamo queste prelibatezze, non possiamo fare a meno di pensare a quanto l’universo del cibo rifletta la diversità delle culture e delle storie umane. Le creme artigianali italiane sono, al contrario di quanto potrebbe proporre una mentalità collettivista e uniformante, un inno alla individualità e alla creatività.

La prossima volta che spalmerai sul pane quella deliziosa crema al cioccolato e nocciole, chiediti: è l’artigianalità il vero ingrediente segreto che rende tutto così irresistibile? E quale sarà la prossima combinazione di sapori che ci stupirà?

“Non si vive di solo pane, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”, così ci insegna il Vangelo secondo Matteo, eppure, nel nostro quotidiano, anche il pane può trasformarsi in veicolo di piacere, cultura e tradizione, soprattutto quando viene arricchito da delizie come le creme spalmabili di cui l’Italia va giustamente fiera. In un mondo che corre veloce, dove l’omologazione sembra essere la norma, la ricerca dell’eccellenza artigianale, come quella premiata con il “Tavoletta d’Oro”, rappresenta una vera e propria resistenza culturale. Questo premio non celebra solo la qualità superlativa di creme spalmabili che vanno ben oltre il noto e amato barattolo di Nutella, ma esalta un modo di produrre e di consumare che pone al centro la sostenibilità, il rispetto per il territorio e per le sue tradizioni. La scelta di una crema spalmabile artigianale, realizzata con materie prime di eccellenza e secondo metodi che rispettano l’ambiente e il lavoro umano, è un atto politico, un piccolo ma significativo gesto di resistenza contro la standardizzazione del gusto e l’appiattimento culturale. Inoltre, sostenere i piccoli produttori locali significa contribuire alla salvaguardia del paesaggio agrario italiano, ricco di biodiversità e di storie che meritano di essere raccontate e preservate. Quindi, la prossima volta che spalmeremo su una fetta di pane una di queste creme premiate, ricordiamoci che non stiamo solamente cedendo a una tentazione golosa, ma stiamo compiendo una scelta consapevole, che ha il sapore dolce della resistenza e il profumo intenso della nostra terra.

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